"Come Costruire dal Facile al Difficile un Possesso Palla di Successo"

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Nel primo articolo riguardante il possesso palla avevamo dato un primo sguardo d’insieme a questo importante aspetto del gioco.

Ti avevo elencato requisiti, caratteristiche, soluzioni da applicare in allenamento.

Quello che avevi comunque potuto constatare è che si tratta di un argomento abbastanza complesso e soprattutto articolato.

Senza oltretutto voler esasperare il concetto, perché non stiamo parlando del Barcelona, ma di una squadra di ragazzi che ha bisogno di crescere, imparare sperimentare.

E costruire quelle solide basi che un giorno, chissà, possano davvero permettergli di calcare certi palcoscenici o esprimere quel tipo di calcio.

I requisiti che trattiamo oggi sono quelli di natura tecnica, le ‘fondamenta’.

Dopo una breve analisi di come queste si esprimono e si concretizzano nello specifico del possesso palla, ti proporrò una serie di esercitazioni a tema che puoi riutilizzare e/o riadattare con il tuo gruppo.

Oltre l’evidenza: dominio e guida

Se pensi che il possesso palla sia solo trasmissione e ricezione… beh, stai considerando solo metà dello scenario.

C’è infatti molto di più, seppur poco evidente.

E questo di più si esprime nel gioco, ed in particolare nelle situazioni di possesso, anche nel guidare della palla, supportata da un prerequisito tecnico fondamentale, ovvero il dominio.

Non sono sicuramente aspetti tecnici ai quali si bada molto.

Né tanto meno si guarda in maniera critica e approfondita.

Tuttavia ho dovuto ricredermi quando, qualche mese fa, ho seguito un corso online promosso dalla Football Association (la federazione calcistica inglese) proprio sul possesso di palla nell’attività di base.

E si partiva da un assunto fondamentale:

saper mantenere il possesso a livello collettivo, passa inevitabilmente da saperlo fare a livello individuale.

Ora, fermati un secondo a riflettere… Come puoi sperare che un tuo giocatore ‘veda’ un passaggio, se la sua unica preoccupazione è la palla?

Se il suo sguardo è rivolto unicamente verso il basso?

Come puoi chiedergli di vedere un compagno, anche vicino, rendendoti comunque conto che il suo unico pensiero è il pallone tra i piedi?

Questo in virtù del fatto che manca familiarità con l’attrezzo, manca capacità nel gestirlo. Manca confidenza e automatismo.

E proprio l’ultimo termine, automatismo, aiuta a chiarire come un gesto (dominare o guidare il pallone) reso automatico, non richieda un livello di attenzione (soprattutto visiva) così elevato (ricordi l’esempio del neo-patentato e del guidatore esperto?).

Questo grado di attenzione visiva, quindi, può essere rivolto all’ambiente circostante: il giocare con la testa alta!

E ora sì che è un attimo per i tuoi giocatori vedere i compagni. È più facile per loro riuscire a collaborare.

L’angolo delle proposte

Come trasformare i concetti (spero nuovi e convincenti) in attività da campo?

In che modo inserirli in un contesto di possesso palla?

Come preservare l’idea di cooperazione e collaborazione, lavorando però sull’aspetto più individuale?

Lo schema di riferimento per queste attività è molto semplice: un quadrato di 10 x 10 (quindi solo 4 conetti o cinesini necessari). In ogni spazio di lavoro si dispongono tre giocatori, ognuno con la palla (per iniziare).

1) Dominio nel quadrato

Seguendo un approccio che vada sempre dal facile al difficile, dal semplice al complesso, la prima attività prevede esercizi di familiarizzazione con la palla sul posto.

Tocchi di interno, interno-esterno, ecc.

Puoi variare le combinazioni, proporre destro-sinistro, competizioni per vedere quanti tocchi si riescono a fare in un determinato periodo di tempo.

Puoi anche disporre dei cinesini colorati all’interno del quadrato, ai quali affiancherai un pallone. Ogni colore corrisponde ad un’azione tecnica diversa, e in maniera casuale ad ogni segnale i tre giocatori dovranno spostarsi tra i vari cinesini eseguendo nuovi gesti.

2) Guida nel quadrato

Il passo seguente consiste nel passare da una forma ‘statica’ ad una più dinamica.

Ora i tuoi giocatori potranno muoversi liberamente all’interno del loro quadrato.

Eseguire le stesse giocate sperimentate in precedenza da fermi, questa volta in movimento. Alternare sempre piede destro con piede sinistro.

Eventualmente utilizzare la stessa idea dei cinesini sparsi per lo spazio, ipotizzando che siano avversari ai quali eseguire finte, o dai quali bisogna tenere il pallone lontano e ‘coperto’.

3) Trova il compagno

L’ultimo step prevede un’applicazione dei gesti tecnici in un contesto simile a quello che potrebbe verificarsi in una   situazione di gestione del possesso palla.

Dei tre giocatori nello spazio, questa volta solo uno di questi avrà inizialmente il pallone.

Un secondo giocatore agirà da ‘bloccatore’, mentre un terzo da ‘compagno’.

Obiettivo del bloccatore è impedire al giocatore in possesso di trovare un passaggio al compagno, in maniera del tutto passiva semplicemente muovendosi bloccando le linee di passaggio.

Obiettivo del compagno è invece abbastanza inusuale. Egli dovrà infatti cercare di ‘nascondersi’ dal possessore, muovendosi di continuo, non fornendogli una linea di passaggio (pulita e sicura).

Inusuale vero? Ma prova a pensarci un secondo: in che condizione si troverà il possessore?

Quella in cui sarà costretto a mantenere il controllo del pallone, a guidarlo e dominarlo fino a che non sarà riuscito a trovare una linea sicura per il suo passaggio.

E… non è una situazione di gioco reale, che in maniera concreta anticipa uno scenario di gioco? Suggerendo l’uso di una specifica soluzione tecnica (che peraltro è stata sperimentata e allenata prima)?

Se il possessore trova il passaggio per il compagno, quest’ultimo riceve il pallone e subisce nuovamente il blocco del ‘difensore’.

Ogni minuto proporre un nuovo difensore (alternando eventualmente anche gli altri ruoli). Una soluzione per proseguire il gioco e renderlo ancora più reale potrebbe essere quella in cui il ‘bloccatore’ ha la possibilità di intercettare il passaggio.

Questo per aumentare ancora di più la necessità ed il livello tecnico richiesto al possessore, nello stare sul pallone e cercare una linea di passaggio sicura.

'Tips' finali

E per finire, mister, ecco delle tips (suggerimenti) da portare sempre con te:

  • Dominio e guida sono elementi fondamentali nel possesso palla
  • Giocare con la testa alta è conseguenza di grande familiarità con il pallone
  • Ricercare un discreto livello tecnico e di confidenza con il pallone è un prerequisito indispensabile
  • Tutte le esercitazioni che sperimentano e fanno acquisire nuove tecniche sono indicate
  • Cerca però un immediato inserimento in un contesto che richiami le esigenze del possesso palla

 

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